Educazione nei Paesi poveri: l’istruzione per combattere la povertà
I bambini, che puoi vedere in questa foto, possono considerarsi fortunati. Hanno la possibilità, grazie ad ActionAid, di ricevere un’istruzione adeguata. Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti.
Il problema
Il problema dell’istruzione è molto serio nei paesi più poveri e può essere spiegato con tre numeri: circa 800 milioni di persone non hanno le più elementari competenze nella lettura e nella scrittura; più di 100 milioni sono i bambini e i giovani analfabeti e le donne rappresentano quasi il 70%.
Le cause
Nei paesi più poveri del mondo le scuole sono troppo costose, e le famiglie non possono permettersi di pagare le tasse scolastiche e i libri. Oppure sono troppo lontane, e i bambini devono fare ogni giorno diversi chilometri a piedi per raggiungerle.
In molti casi, sono le stesse famiglie a non comprendere l’importanza dell’istruzione per il futuro dei loro figli. I bambini cominciano a lavorare fin da piccoli e le bambine restano a casa ad aiutare la famiglia o sono costrette a sposarsi giovanissime, spesso con uomini molto più grandi di loro.
Le conseguenze
Chi è analfabeta, non riesce a trovare un lavoro dignitoso ed è costretto a vivere in povertà. Il problema è che chi è povero non può permettersi di andare a scuola. E’ un circolo vizioso da cui è impossibile scappare.
Inoltre, non conosce i suoi diritti e cosa fare per rivendicarli. Milioni di persone sono così condannate alla povertà estrema e a essere sfruttate.
La differenza tra ricchi e poveri…
…sta anche nella possibilità di accedere a un’istruzione di qualità. Povertà e analfabetismo sono strettamente collegati. Chi non è istruito è condannato a un futuro di povertà e di diritti negati.
Noi vogliamo garantire un futuro migliore a chi è nato e vive nei Paesi più poveri del mondo. Ma possiamo riuscirci solo grazie al tuo aiuto. Un aiuto che puoi realizzare ricordando ActionAid nel tuo testamento, che sia pubblico, segreto od olografo.
